Dall’evento al racconto visivo: il ruolo di foto e video

Il valore della documentazione

Oggi più che mai, documentare un evento in modo strategico e professionale è diventato fondamentale per qualsiasi realtà, dal brand aziendale all’organizzazione culturale. 
Le foto e i video non sono solo un ricordo, ma veri e propri strumenti di comunicazione: alimentano i canali social, arricchiscono il sito web, diventano materiale utile per la stampa e contribuiscono a raccontare l’identità e i valori di chi organizza l’evento.

Inoltre, un buon archivio visivo consente di promuovere con efficacia le edizioni future e consolidare la reputazione del progetto nel tempo. La differenza tra una copertura improvvisata e una documentazione professionale è enorme: nel primo caso si rischia di perdere momenti importanti o di avere contenuti inutilizzabili; nel secondo, si ottiene un racconto coerente, curato e di impatto.

Foto e Video: guida alla scelta 

Foto e video sono due linguaggi visivi differenti ma perfettamente complementari.

La fotografia ha il potere di fissare l’attimo, cogliere un’espressione, un gesto, una composizione che parla anche da sola.
Il video, invece, permette di raccontare una sequenza, un’emozione in movimento, l’atmosfera complessiva dell’evento con suoni, voci e ritmo narrativo.

Scegliere quale linguaggio usare dipende dall’obiettivo: le foto sono ideali per comunicati stampa, post statici sui social o gallery sul sito; i video si prestano a teaser, reel, interviste o aftermovie più coinvolgenti.

Pre-shooting

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Un lavoro visivo di qualità parte sempre da una fase di preparazione solida. Prima ancora di accendere una fotocamera, è fondamentale avere ben chiara la richiesta del cliente: qual è l’obiettivo della documentazione? A chi sono destinati i contenuti? Che tono devono avere le immagini? Queste domande guidano tutto il resto del processo.

Una volta definita la visione, si passa all’individuazione dei momenti chiave dell’evento — ad esempio, un discorso istituzionale, l’arrivo degli ospiti, un brindisi — in modo da non trovarsi impreparati e sapere in anticipo dove e quando concentrarsi.

Il sopralluogo della location permette di valutare gli spazi, la luce naturale e artificiale disponibile, le angolazioni possibili, ma anche di anticipare eventuali problematiche logistiche.

Infine, la preparazione dell’attrezzatura deve essere minuziosa: oltre al corpo macchina e alle ottiche, vanno considerati batterie di riserva, schede di memoria, luci portatili, microfoni, stabilizzatori, ecc. Una check-list completa evita sorprese sul campo.

Durante l’evento: discrezione e presenza

Nel momento in cui l’evento prende vita, il fotografo o videomaker deve diventare parte dell’ambiente senza mai risultare invasivo. Il compito è quello di essere presenti, ma invisibili: muoversi con discrezione, prevedere i momenti salienti e posizionarsi con intelligenza per coglierli senza disturbare lo svolgimento dell’evento o interrompere le interazioni tra le persone.

Questo equilibrio si ottiene con esperienza, ma anche con attenzione e rispetto per il contesto.

A volte basta un passo indietro, un movimento silenzioso, o scegliere un’ottica che permetta di restare a distanza, per catturare immagini autentiche senza interferire.

In ChaosLab diamo grande valore a questo approccio: crediamo che la qualità del nostro lavoro passi anche dalla nostra capacità di “esserci senza farci notare”, rispettando l’atmosfera e contribuendo a raccontarla con sensibilità.

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